A fine maggio 2022 senza uno straccio di motivazione viene fatto decadere il vertice della Fondazione per liberarsi del presidente. Ancor prima della sospensione de ICalabresi, uno scandaloso danno editoriale e patrimoniale, viene avviata la cessione gratuita della testata ai tre redattori senza alcun contatto con il fondatore e direttore responsabile del giornale. Alla ripresa della pubblicazione con altro direttore, per settimane viene cancellato anche il nome di chi l’aveva fondato. Dopo qualche settimana viene scritto in chiave minimalista il nome di Franco Pellegrini. Tra gli autori che avevano scritto su ICalabresi fin dalla nascita, 2021, non compare il nome dell’ex Direttore che di articoli ne aveva scritto ben 87. Una ridicola e cialtronesca damnatio memoriae. La nascita de I Nuovi Calabresi, con articoli quasi tutti di Franco Pellegrini, che riprendono la linea editoriale libera, poggiata su fonti certe, con una diffusione importante e crescente e mirata soprattutto su Cosenza e la sua provincia non piace a protagonisti e comprimari della “colpetto di palazzo” perché nella sua modestia I Nuovi Calabresi cercano la verità, scavando e verificandone la integrità e poi la pubblicano senza timori reverenziali. La vergogna e la condanna di quattro scalatori abusivi e di un bel pò di classi dirigenti, cioè l’unanimità, sono il marchio di un’appropriazione, probabilmente unica in Italia, di un ente del terzo settore, senza alcun rispetto per il fondatore Sergio Giuliani che s’era fatto convincere e s’era fidato maldestramente del Sindaco del tempo Mario Occhiuto. Se ci sono personalità stimate, oneste, con diverse opzioni culturali, politiche e ideologiche si facciano avanti perché in mano ai clandestini la Fondazione prima sprofonda nella banalità (e già ci siamo) poi nell’irrilevanza, infine nel fallimento.