Egregio Sindaco di Cosenza,
credo di essere nel vero se la considero favorevole o qualcosa di più alla scalata tanto indecente, quanto al momento vincente, del suo amico Walter Pellegrini, cioè di quel “fratello” – non nel senso che intende lei – che ci mise in contatto telefonico un giorno d’estate del 2021, quando lei era ancora un probabile candidato a Sindaco.
Complice la sua cortesia e affabilità e soprattutto la condivisione della fedeltà al socialismo, che pure oggi è un lontano parente di quel partito spazzato via da magistrati e felloni, avviammo un rapporto cordiale e non lontano dal sentimento dell’amicizia.
È durato poco purtroppo. Una piccola crepa apparve quando non condivisi, e ne scrissi su ICalabresi, la sua richiesta che l’autorità scolastica intervenisse anche con eventuali provvedimenti disciplinari a carico del Dirigente che aveva manifestato, come molti altri, contro lo smantellamento dell’area verde dinanzi alla sua scuola. Poca cosa debbo ammettere. Mentre ciò che ha azzerato o quasi i contatti tra di noi è stata la sua scelta di negarmi anche un commento quando l’amico suo e del sen. Mario Occhiuto – e come si dice “l’amico di un amico è anche amico mio”, frase che suona male quando si parla di esponenti politici in teoria alternativi l’uno all’altro – ha chiuso con una decisione che definisco fascista ICalabresi, perché scomodo e fastidioso in una regione e in una città, la nostra, che della libera informazione ignora persino l’esistenza.
Avrei voluto dirle che questi atti di prepotenza – Villa Rendano + ICalabresi – alla fine si pagano e infatti i due articoli che le ho dedicato su I Nuovi Calabresi sono stati non proprio lusinghieri per lei, non come persona, ma come Sindaco che si vede molto e si avverte poco.
Ora, avendo citato i Nuovi Calabresi, un blog che non ho voluto, pur essendolo, registrare come giornale, le fornisco dati che non conosce e invece avrebbe potuto conoscere e rifletterci sopra. Questa sera di giovedì 29 marzo abbiamo registrato 75.841 lettori, abbiano avuto l’apprezzamento in vare modalità di 6000 lettori, il semplice post che ricordava il colpaccio di Villa Rendano 932 messaggi di solidarietà. Ricordo che l’11 febbraio avevamo ringraziato 50.000 lettori. Sono io il destinatario di questi consensi? Non lo penso affatto, li attribuisco allo sdegno di tanti cittadini, non solo calabresi, per un’azione violenta, prepotente, vigliacca compiuta nella certezza di avere la necessaria copertura politica e massonica.
Ci rifletta sig. Sindaco, tra l’altro da 40 anni ho casa e vi trascorro molto piacevolmente anche 4 mesi all’anno a Massa Marittima, in provincia di Grosseto, forse la città con il più alto indice di adesioni alla Massoneria e l’assicuro che non ho mai avuto nessun segno di ostilità. C’è massoneria e massoneria che hanno in comune solo il nome.
Questa esperienza ostile e vigliacca l’ho ricevuta dalla mia città natale che ho amato profondamente. Grazie a quattro in senso lato disgraziati, ho perduto il rapporto di amore e di fiducia che ha segnato la mia vita. A fronte di pusillanimi e infedeli, sento come amici solidali e coraggiosi e soprattutto cittadini di qualità, quei 68.000 che ho appena ricordato.
Come in ogni articolo serve una conclusione: chi ha pensato di farsi principe, essendo vassallo, ne esce male. Chi ha accompagnato compiaciuto un assalto alla diligenza ha sbagliato i calcoli, e lei è tra questi. Chi ha pensato che tutti i cosentini avrebbero accolto con applausi le “gesta” attive o omissive di Walter Pellegrini, Mario Occhiuto, Franz Caruso e corte ha sbagliato. Era questo, sig. Sindaco, che avrei voluto dirle per amicizia incontrandola, ma lei sbagliando ha preferito occupare la sedia d’onore a Villa Rendano, per dichiarare da che parte si pone.
Auguri.