Non c’è pace per l’Amministrazione del capoluogo della Regione Calabria a guida Nicola Fiorita. La nuova Giunta presentata ad agosto stenta a decollare, ma ci sono certi atti dalla stessa prodotti che potrebbero portare a qualche problemino serio. La storia amministrativa-giudiziaria di Giuseppe Falcomatà a Reggio Calabria, probabilmente, non ha fatto scuola in quel del capoluogo.
C’è più di una voce, infatti, che parla di imminenti dimissioni dell’assessora comunale alla cultura, Donatella Monteverdi, che è anche esponente di punta del movimento civico del Sindaco, chiamato “Cambiavento”. Ma approfondiamo.
Nel mirino la “Catanzaro Marathon”
Il 29 settembre scorso (nota prot. n. 114150) il legale rappresentante dell’Associazione “Lab32” con sede a Stalettì (CZ) chiedeva al Comune di Catanzaro di compartecipare alle spese da sostenere “per la realizzazione della seconda edizione del progetto denominato “Catanzaro Marathon”, da svolgersi in data 05 novembre 2023 con partenza ed arrivo da Catanzaro Lido”.
La Giunta comunale deliberava in merito (delibera n. 587), con eccezionale solerzia, lo stesso giorno del protocollo della richiesta.
Nell’atto si legge che il Comune di Catanzaro “Fa proprio il progetto realizzato dall’Associazione “Lab 32”, assumendo l’impegno di compartecipare alla sua realizzazione con un apporto finanziario di € 15.000,00 da imputarsi sui proventi derivanti dalla riscossione dell’imposta di soggiorno”. Questo perché: “L’Amministrazione ha da sempre inteso patrocinare e/o compartecipare a iniziative di tale portata, anche al fine di “dinamicizzare” il tessuto socio ‑economico di Catanzaro”.
Un dinamismo un po’ eccessivo, se si tiene conto che la delibera (e la sua immediata eseguibilità) è stata votata anche dall’assessora alla cultura Donatella Monteverdi, presente alla seduta.
Tra l’altro nella delibera si provvede ad “assegnare la somma, per i consequenziali provvedimenti, al Dirigente del Settore Cultura – Turismo”. Settore le cui deleghe sono proprio in capo a Donatella Monteverdi.
In più, l’associazione “Lab32” risulta tra le partnership dell’evento promosso dal Comune di Catanzaro e chiamato “Capolavori Svelati. Catanzaro tra patrimonio artistico pubblico e collezionismo privato”. Evento espositivo ideato proprio dall’assessorato alla cultura di Donatella Monteverdi.
“Si tratta di una mostra dal valore speciale che possiamo consegnare alla città grazie a tantissimi privati e alle tante persone che hanno collaborato” ha dichiarato alla stampa il sindaco Nicola Fiorita. Evento che, si legge nell’articolo Ansa in merito, “si a avvale di un importante partenariato pubblico-privato”. Fino a che punto il partenariato è tale e non sfocia in conflitto di interessi, è presto detto.
Più di qualcuno si è chiesto come fosse possibile che sia il Sindaco Nicola Fiorita, docente universitario di materie giuridiche in Unical, sia la stessa Monteverdi, docente di diritto romano all’Università di Catanzaro (stesso Dipartimento della moglie del Sindaco), non sapessero che nel consiglio direttivo di Lab32 vi fosse il fratello dell’assessora alla cultura?
Lab32 e Monteverdi, un rapporto inequivoco
Sul sito ufficiale dell’Associazione “Lab32” nella sezione “Persone” si evince come sia nel “Consiglio direttivo” dell’ente (organo che, da Statuto, ha tutti i poteri per la gestione ordinaria e straordinaria dell’Associazione) che tra i “Partner sostenitori” vi sia l’imprenditore Pierluigi Monteverdi, fratello dell’assessora alla cultura, Donatella, la quale ha votato la delibera che stanziava i fondi per la “Catanzaro Marathon”.
In più, tra i “premium partners” dell’Associazione risulta esserci anche McDonald’s, di cui Pierluigi Monteverdi è licenziatario per Catanzaro-Crotone. Dal 2013 al 2017 è stato presidente della Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald. Giusto la settimana scorsa l’imprenditore ha relazionato a una tavola rotonda sulla Green Economy rappresentando McDonald’s nell’ambito della “Ecofest” patrocinata dal Comune e dall’Università di Catanzaro, con il contributo anche di McDonald’s.
Pertanto, il legame tra l’associazione “Lab32” e il fratello dell’assessora comunale alla cultura di Catanzaro risulta essere particolarmente stretto. L’esponente di Cambiavento e fedelissima del Sindaco avrebbe dovuto astenersi dal votare quella delibera?
Cosa dice la giurisprudenza
Il Testo Unico sugli Enti Locali è molto chiaro. L’articolo 78 al comma due dispone che:“Gli amministratori di cui all’articolo 77, comma 2 (tra cui gli assessori comunali, ndr), devono astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado (…)”
Il Consiglio di Stato ci ricorda che questo obbligo di astensione rinviene la sua ragione giustificativa nel pieno rispetto del principio costituzionale del buon andamento ed imparzialità dell’azione amministrativa sancito dall’art. 97 della Costituzione, posto a tutela del prestigio della pubblica amministrazione e che non tollera alcun tipo di compressione(Consiglio di Stato, Sez. II, 21 ottobre 2019 n. 7113; id. Sez. II, 9 marzo 2020, n. 1654).
A spiegare meglio la cosa è intervenuto sempre il Consiglio di Stato, con sentenza n. 5423/2020, affermando che “Come emerge dal tenore letterale dell’art. 78, comma 2, del d.lgs. n. 267 del 2000 e dalla sua ratio, la regola generale è che l’amministratore debba astenersi al minimo sentore di conflitto di interessi, reale o potenziale che sia” Nella medesima pronuncia si legge: “L’obbligo di allontanamento dalla seduta, in quanto dettato al fine di garantire la trasparenza e l’imparzialità dell’azione amministrativa, sorge per il solo fatto che l’amministratore rivesta una posizione suscettibile di determinare, anche in astratto, un conflitto di interesse, a nulla rilevando che lo specifico fine privato sia stato o meno realizzato e che si sia prodotto o meno un concreto pregiudizio per la p.a.”.
Le reazioni politiche
“Nella delibera adottata dalla Giunta comunale si giustifica il contributo con la promozione del territorio, ma come si può ben vedere dal percorso indicato dagli organizzatori, tranne la partenza e l’arrivo a Lido, la corsa si disputerà in larga misura al di fuori delle strade di Catanzaro. Ci sarebbe inoltre una ragione di opportunità che dovrebbe indurre l’esecutivo municipale a rivedere la sua decisione. Infatti, sembrerebbe che uno dei fondatori dell’associazione organizzatrice abbia legami di parentela con uno dei componenti della Giunta Fiorita. Ce n’è abbastanza, insomma, per ritirare questa delibera e assicurare all’organizzazione dell’evento un sostegno più congruo e al di sopra di ogni sospetto” ha dichiarato in una nota stampa Alleanza per Catanzaro, formazione vicina al Presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso che ha chiesto accesso anche alla documentazione sul partenariato tra il Comune e Lab32 per l’altro evento ideato dall’assessorato alla cultura.
“A leggere la delibera relativa all’erogazione di un contributo di euro 15.000 per seconda edizione dell’evento sportivo denominato Catanzaro Marathon ci sarebbe solo da rabbrividire” ha scritto in altra nota il Consigliere comunale Giovanni Costa che parla di “Maratona Radical chic” che “si snoderà nei luoghi cult della borghesia catanzarese”.
Insomma, i “fioritiani” pare l’abbiano fatta grossa a sto giro, dato che c’è chi ipotizza che si possa paventare in questo caso il reato di abuso d’ufficio (come già accennato, Giuseppe Falcomatà a Reggio Calabria è finito nei guai per meno).
Difficile, quindi, che a sto giro che il Sindaco si possa trincerare dietro accuse di presunto sessismo, stilando di suo pugno note stampa di solidarietà posticcia da far firmare alle donne della sua Giunta, tra cui la titolare della cultura la cui attenzione sarebbe stato più utile venisse indirizzata, con tutta evidenza, verso certe delibere.
5 Comments
Leggendo ho fatto fatica a trattenere il vomito. Sempre peggio.
Che dire? Mi spiace. Io capisco che “lavorando” si può sbagliare ma qui siamo davvero di fronte a “operazioni” che, forse, anche un bambino eviterebbe.
Vediamo cosa avrà da dire il “sindaco” a fronte di questa relazionata inchiesta di Alessia Bausone.
CambiaMó
PREMESSO CHE MI AUGURO CHE TUTTO SI CHIARIRÀ, PER UNA SOMMA INFERIORE IL SINDACO FIORITA SI ERA IMPEGNATO A FAR METTERE A NORMA IL CAMPO DEL PALAZZETTO DELLO SPORT PER POTER FARE DISPUTARE ALLA MIA SQUADRA DI CALCIO A 5 IL CAMPIONATO DI A2 UN ONORE PER CATANZARO AVENDONE LA DENOMINAZIONE CATANZARO FUTSAL. INVECE MI COSTRINSE AD EMIGRARE A S. ANDREA SULLO IONIO DOVE PARADOSSALMENTE HANNO IL CAMPO A NORMA PER DISPUTARE IL CAMPIONATO DI A2 ED IL CAPOLUOGO DI REGIONE NO…
MA COSA PIU GRAVE CHE TUTTE LE PROMESSE FATTE ANTELEZIONI E SOTTOSCRITTE CON MESSAGGI A SUO DIRE DA SALVARE NON SONO STATE MANTENUTE MA SOPRATTUTTO SONO STATE NEGATE, COMPLICE UN CONSIGLIERE CHE MILLANTO’ COME LUI AIUTI ALLA SQUADRA MAI PERVENUTI, CON LA CONSEGUENZA CHE OLTRE A FARMI CAPPOTTARE ECONOMICAMENTE HO DOVUTO RITIRARE LA SQUADRA DAL CAMPIONATO REGISTRANDO UNA PAGINA NERA PER LA CITTÀ E LA MIA PERSONA.
ORA SE FOSSE VERO TUTTO CIÒ CHE SCRIVE LA VOSTRA TESTATA SIAMO ALLE SOLITE E NON MI SORPRENDE PIÙ NULLA
Sig. Luigi , L’ eroe sociale che le aveva promesso , anzi aveva millantato supporto si sarà trasformato in un fantasma sociale.
Purtroppo per emulare imprenditori vincenti si è disposti a tutto non avendo inoltre possibilità e capacità si rischia di fare figuracce.
Comunque stendiamo un velò pietoso su tutta questa storia !
Caro amico mio , non avevi chiesto nulla, ma solo di portare avanti la ns città Catanzaro con orgoglio e tenacia , ingiro per l’Italia con quello che rappresentavi, ma sei stato abbandonato,solo promesse pre elezioni e già ……..questo è il vero cambiamento vergogna spero sia fatta giustizia se è vero quello che ho letto un forte abbraccio Lui