Catanzaro, il sindaco Fiorita tra ‘parenti di’, massoni e … la sessuologa
Nomine, rimpasto di Giunta e nuovi supporter. L’estate è stata foriera di molte novità nella città capoluogo di Regione guidata dal civico Nicola Fiorita.
Un civismo prima tendente all’estrema sinistra e ora forse solo alla auto-conservazione, quasi un civismo ‘fake’ dopo il ‘pactum talericis’ che ha inglobato in tutto e per tutto la compagine (quella eletta più i ‘nuovi acquisti’) del commissario regionale dei lupiani di ‘Noi con l’Italia’, Antonello Talerico, mettendo fine a quell’anatra zoppa che le urne avevano consegnato al Sindaco nel Consiglio comunale.
Una compagine che consta di un tris di assessorati ‘di peso’, oltre che a 7 consiglieri comunali: 5 del gruppo “Catanzaro al Centro” di cui fa parte lo stesso Talerico, 1 del gruppo “Io scelgo Catanzaro” di cui fa parte Raffaele Serò, portaborse di Talerico e poi quello ufficiale di ‘Noi con l’Italia‘ di cui fa parte la sola Giulia Procopi, talliniana di ferro.
Insomma, numeri alla mano, quasi metà maggioranza è in mano ad un esponente di centrodestra, benchè sostenitore di Fiorita già nella tornata del 2017. Ma se consideriamo che anche l’ex civismo ‘rivoluzionario’ di Vincenzo Voce nella vicina Crotone viene tenuto in vita (amministrativa) dall’apporto dell’ex commissario cittadino di Forza Italia, Mario Megna (collaboratore in Consiglio regionale dello stesso Talerico), ciò rileva forse un disegno politico dei lupiani, ossia utilizzare la debolezza dei civici per occupare postazioni che, invece, nella Giunta di centrodestra di Occhiuto, ad oggi non hanno avuto.
Il capogruppo centrista e quel parente ‘chiacchierato’
Tornando al capoluogo, capogruppo di ‘Catanzaro al centro’ è Francesco Scarpino, eletto con il centrodestra con la lista ‘Italia al centro’.
Scarpino è cognato del pregiudicato Antonio Donato. La Procura di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri ritiene che in capo a Donato vi sia “comprovata partecipazione a ben 2 associazioni mafiose, alla cosca dei Gaglianesi e a quella dei Giampà, in seno alla quale ha svolto il ruolo di stabile rifornitore di automobili e motocicli, poi utilizzati dalla cosca per il compimento di azioni omicidiarie e delittuose a Lamezia Terme”.
Nell’Ordinanza del GIP di Catanzaro Mellace resa nell’ambito della operazione ‘Perseo’ della Dda di Catanzaro (R.G. Gip 1356/09), a pag. 634 e 635 si legge: “Secondo il convergente dichiarato dei collaboratori di giustizia, i rapporti tra DONATO Antonio e la cosca GIAMPA’ nascono in carcere grazie al ‘battesimo’ del primo avvenuto, all’interno della casa circondariale, per mano opera del c.d. “Professore”, il più volte citato Giampà Francesco cl. 48, capo storico della cosca Giampà. Questi infatti conferiva al Donato la dote di ingresso nella n’ndrangheta (…), In seguito il DONATO riceveva la dote ‘ndranghetistica del ‘quartino o trequartino’ direttamente dal cugino di Giampà Giuseppe, vale a dire Giampà Pasquale ‘millelire’ e ciò accadeva nell’anno 2010 allorquando il DONATO veniva recluso insieme al GIAMPA’ Pasquale presso la casa circondariale di Catanzaro-Siano”.
Il collaboratore di giustizia Umberto Edigio Muraca definì Antonio Donato come “lo zingaro di Pontegrande” che procura armi, droga e mezzi destinati a varie azioni delittuose (pag. 638 ordinanza ‘Perseo’).
Insomma, nonostante le condanne, le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia e i processi ancora in corso sul groppone del cognato, il consigliere Scarpino è entrato agevolmente nella maggioranza dei civici (ex) ‘duri e puri’ di sinistra di Nicola Fiorita, senza che nessuno (quelli della questione morale, ad esempio) eccepisse alcunchè.
Il soccorso incappucciato
Nel rimpasto fioritiano ha trovato spazio anche Giorgio Arcuri, già consigliere comunale eletto con il centrodestra (nella lista più a sinistra dello schieramento chiamata ‘Riformisti Avanti’).
Arcuri è stato candidato alle precedenti comunali (2017) con ‘Alleanza Civica’ (la lista più a destra dello schieramento del centrosinistra di Vincenzo Ciconte), mentre alle regionali del 2021 fu candidato con la lista “Forza Azzurri” a sostegno di Roberto Occhiuto, salvo poi avvicinarsi a Fratelli D’Italia che ne considerò (scartandola) la candidatura a sindaco sotto la propria effigie.
Il neo assessore all’ambiente della Giunta Fiorita, laureato online all’Università Niccolò Cusano e funzionario regionale, è figlio di Bruno, ex presidente del Tribunale di Catanzaro. In più, Giorgio Arcuri è massone iscritto al GOI di Soverato, ‘in sonno’ da prima delle comunali.
Il suocero, Salvatore Chiappalone è un potente esponente della massoneria del ‘rito scozzese antico e accettato’ (ha il grado 33, massimo all’interno dell’associazione segreta).
In Comune a Catanzaro troviamo un altro ‘big’ dei cappucci. Il Grande Ufficiale del GOI di Catanzaro, Emanuele Cannistrà, persona di fiducia del gran maestro Ugo Bellantoni, che della massoneria è un elemento di primissimo piano in quel di Vibo Valentia. Cannistrà è un impiegato di categoria C a Catanzaro (Bellantoni era responsabile ufficio tecnico di Vibo). Il primo, per anni alla guida del servizio cimiteriale del Comune capoluogo, ora è un amministrativo nel settore Gestione del territorio (la cui delega è in capo proprio ad Arcuri).
E pensare che il consigliere comunale Antonio Corsi sia nella passata consiliatura che in questa ha presentato una formale interrogazione per sapere se tra assessori, dirigenti e funzionari vi siano iscritti a logge massoniche. Ovviamente…senza risposta e nel silenzio della politica. Beh, per tornare ai cognati, quello di Fiorita (marito della sorella della moglie), Rocco Mazza, è un massone ‘attivo e quotizzante’ nella loggia madre ‘Tommaso Campanella’ di Catanzaro. Sarà per questo che il discorso non viene toccato da nessuno.
Il ‘contentino’ a 5 stelle
C’è chi è in sonno come massone e chi come forza politica, come il M5S al Comune di Catanzaro, che è fuori da ogni dibattito politico nonchè da ogni postazione. Andiamo per gradi: Il Movimento 5 Stelle alle politiche del settembre 2022 (con una candidata ‘forestiera’ al relativo uninominale, Elisa Scutellà, oggi a concreto rischio siluramento dai Gentile) nel capoluogo di Regione ottenne il 31,3% (1,1% in più della candidata) risultando il primo partito.
Alle comunali di giugno 2022, invece, raggiunse un misero 2,8%, eleggendo un solo consigliere, Danilo Sergi e rimanendo totalmente fuori dalla partita riguardante assessorati e partecipate.
Come ‘contentino’ venne loro dato un posto nel vasto e costoso staff del sindaco Nicola Fiorita, nella specie la titolarità del fantomatico (nonchè oggetto di ilarità) ‘ufficio delle piccole cose’.
Venne nominata l’ex candidata comunale grillina Paola Giglio, forte delle 112 preferenze ottenute alle urne. Storica attivista a 5 stelle, nel 2014 scriveva su Twitter: “Anche per me #Napolitano è un boia: boia del mio #futuro, boia dei miei sogni, boia della mia speranza. #Napolitanononèilmiopresidente” (28 gennaio); “#Napolitanodimettiti” (29 gennaio).
Dismesse le vesti ‘barricadere’ del passato, la stessa in un post pubblicato su Facebook del 13 luglio 2022 scrisse: «E’ ufficiale, mi occuperò dell’ufficio delle “piccole cose”. A me piace molto questa definizione perchè ha un non so cosa di informale, tenero, premuroso. Eppure sarà qualcosa di prorompente ed innovativo. Si dice che nelle piccole cose risiedono i grandi cambiamenti e l’obiettivo sarà esattamente questo. Con piccole cose, piccoli passi proveremo a ridare a questa città una normalità».
Nonostante i buoni propositi e l’apertura di una pagina social ‘ad hoc’, ad un anno di distanza, la ‘capa’ delle ‘piccole cose’ Paola Giglio si è dimessa (per legittimi motivi personali/professionali), ma dei risultati politici di tale ufficio non si sa nulla, rilevando solo i mugugni sussurrati sottobanco dal consigliere comunale pentastellato Sergi.
Non riuscendo nemmeno a sedersi ai tavoli ‘che contano’, il M5S, coordinato a livello provinciale da tale Luigi Antonio Stranieri da Girifalco (ultimo tra i votati della lista centro alle regionali 2021 e mancato consigliere comunale del suo paese all’ultima tornata), non è stato considerato nella partita per il recente rimpasto (con svolta moderata) della Giunta Fiorita. Rimaneva solo un ‘contentino’: sostituire la titolare delle ‘piccole cose’ con un’altra figura.
Cambio di rotta: dalle ‘piccole cose’ alla sessuologa
La notizia è decisamente ‘pop’ e sta girando di chat in chat. A sostituire l’ex ‘barricadera’ Paola Giglio in quota M5S nello staff del sindaco di Catanzaro sarebbe stata indicata, su input del consigliere comunale grillino Danilo Sergi e con il placet dello stesso Nicola Fiorita un’altra ex candidata comunale (detentrice di ben 84 preferenze personali): Monica Riccio, di professione psicologa e… sessuologa!
Nella presentazione del suo curriculum sul sito del Movimento 5 Stelle, la Riccio, tra le altre cose, afferma di essere “consulente sessuologa” e di occuparsi, tra le altre cose, di “terapia di coppia e disfunzioni sessuali”.
Nel suo pubblico curriculum vanta una collaborazione con l’azienda farmaceutica Bayer per la quale ha relazionato a “convegni regionali sulle disfunzioni sessuali”. In più, si dichiara presidente del Centro di Sessuologia della Calabria ONLUS dal 2007.
La medesima vanta nel suo curriculum varie pubblicazioni interessanti sulla testata “Panorama Sanitario” tra cui una dal titolo “Eiaculazione precoce” (n. 6 – giugno 2001, pag. 13), una dal titolo “Eiaculazione ritardata” (n. 1 – gennaio 2002, pag. 13) e una dal titolo “Frigidità” (n. 7 – luglio 2002, pag. 13). Senza contare la pubblicazione (indicata nel curriculum) su “Top girl”, nota rivista per adolescenti, dal titolo “Passeresti la notte con uno sconosciuto?” (n. 89 – giugno 2005, pag. 30) e quella dal titolo “sessualità nella terza età” su “Bollettino SIGG Calabria” (n. 1 del 12 dicembre 2011, pag. 7).
Non è ancora noto se Riccio accetterà la proposta offertale, ma è senza dubbio la persona giusta per aiutare la Giunta Fiorita nel passaggio dalle ‘piccole cose’ di Paola Giglio, ad orizzonti (amministrativi) più corposi.
5 Comments
Bravissima, come al solito, non le mandi a dire.
A Rho alla presenza di 10mila Calabrolombardi avremmo voluto discutere di confronto tra 2 capoluoghi di regione (Milano e Catanzaro) ma il sig.Fiorita non ha ritenuto neanche inviare un saluto. Forse per vergogna del paragone. Povera CZ!!!!
Per quanto ne so posso affermare che come fai le pulci tu non lo fa nessuno. 😁👏👏👏👏👏
Sempre obiettiva,incisiva,chiara e precisa,Alessia brava.
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