Stamattina ho verificato che la mia pensione è stata praticamente dimezzata, perchè i delinquenti che hanno occupato Villa Rendano e che si sentono assediati, sia dall’azione giudiziaria in atto su più fronti sia dalla campagna mediatica, non hanno accettato la mia richiesta motivata.
Motivazioni che sono vere e mi spiace renderle pubbliche perchè non sono nello stile del giornalismo italiano.
Ho una situazione di precarietà fisica fortemente degradata, per la quale a partire da mercoledì sarò a Roma per eseguire vari accertamenti che sono costosi, perchè stante il carattere di urgenza non posso usufruire del sistema sanitario nazionale. Avevo chiesto di rateizzare, non poco, il famoso debito per spese legali, che io considero spopositato in un processo spropositatamente sbagliato e alterato per due motivi: il primo perchè è stato presentato un nuovo ricorso in tribunale che sarà esaminato di qui a sessanta giorni e il secondo perchè la sentenza del processo più importante per abuso di diritto è già in fase finale e presumoibilmente nell’arco di 90 giorni sarà resa nota e potrà essere positiva o negativa, ma comunque sarà un passaggio importante.
Ciò che alimenta questa campagna di vessazione e persecuzione rappresenta il prezzo più alto che tantano di farmi pagare, in realtà mi fanno pagare, perchè non ho avuto un atteggiamento omertoso, che in tanti hanno avuto, rispetto a quelle enormità che hanno commesso. Atteggiamento omertoso, anche se in buona fede, del procutare Gratteri che involontariamente è stato il garante di un colpo di mano vergognoso e ignobile.
La partita giudiziaria è aperta su più fronti. Non sono sicuro che sarò io a portarla a termine, per i motivi che ho appena detto. Vi segnalo che raramente tanta cattiveria, tanta voglia di fare male e possibilmente anche di uccidere da parte di persone – Walter Pellegrini in testa ma non solo lui – che hanno lucrato legittimamanete e illigittimamente decine, centinaia e migliaia di euro. Questi delinquenti, perchè tali sono – e accetto querela -, sono tutti stati gratificati dal punto di vista economico da Giuliani e da me successivamente. Una persona che non è stata graticata da me, la signora Catanese, è stata gratificata in un altro modo: le è stata consegnata la testa di una nostra collaboratrice bravissima e lei si è mangiata la polpa e sgranocchiato le ossa di questa giovane ragazza, come altri stanno facendo in pari modo con Anna Cipparrone.
Questa è la vergogna non di Cosenza. Questa è la vergona dell’umanità.