Non so come chiamarvi, egregi tizi,
anche il rifiuto della rateizzazione per non ridurre l’importo della mia pensione, per un pignoramento che neppure conoscevo, richiesta solo perché debbo affrontare prioritariamente spese mediche in regime di libera professione per le patologie che previste sono sfociate in una invalidità grave al 100%, conferma il peggio che avete ampiamente dimostrato. Avvierò nelle prossime settimane, affidandomi ad un illustre giurista, azioni in sede civile a ciascuno di voi per specifici atti illeciti. Andranno avanti quelle contro l’attuale fondazione.
Walter Pellegrini merita un ritratto inguardabile per la sua belluina sgradevolezza. Catanese era nota in FS come una jena (sic dixerunt), pensavo che con l’età più matura recuperasse qualche tratto di umanità, ma mi sono sbagliato. Gambaro è forse il peggiore. Da medico curante delle problematiche renali, ormai ai limiti della dialisi peritoneale, a parte tutto il resto deve vergognarsi dieci volte perché sapeva tutto sulla mia assistenza a Sergio, sul mio impegno faticoso per realizzare il sogno di Sergio in cambio di un grazie che non c’è stato. È intollerabile che un veneto venga a Cosenza su mia proposta per concorrere a distruggere il sogno e il lavoro di undici anni.
Questa storiaccia che combatterò sino alla morte (tranquilli non è lontana) sarà scolpita nel marmo, perché ricordi agli esseri umani che ci sono anche quelli disumani. Sarete sempre presenti nei miei pensieri per accompagnarvi con tutto il disprezzo che meritate. E da ora tutto sarà reso pubblico compresa questa mail. Mi avete tradito, avete rapinato un bene che non è mio ma tanto meno vostro, avete perseguitato due dipendenti, una delle quali ha realizzato miracoli anche economici, avete distrutto un patrimonio materiale e immateriale perché Walter Pellegrini doveva farsi perdonare da Nicaso e Gratteri. Walter Pellegrini ha sputato sulla figura del padre del cui affetto ha profittato indegnamente.
Che Dio vi perdoni, al resto penserò io.